Installazione impianti antifulmine
La norma CEI EN 62305 indica che le funzioni di progettista e di installatore dell'impianto di protezione possono essere espletate da una unica persona. Inoltre la norma specifica che "sono necessari numerosi anni di esperienza per diventare un progettista o un installatore specializzato".
La realizzazione di un impianto antifulmine deve tenere conto di vari aspetti installativi.
Il costo di realizzazione di un parafulmine va definito di volta in volta, in quanto dipende da numerosi parametri, quali:
- Dimensioni della struttura da proteggere.
- Accessibilità delle coperture.
- Presenza di ponteggi in corso o necessità di mezzi di sollevamento alternativi (piattaforme aeree, pontegi a torre, ecc.).
- Opere murarie necessarie (fori, demolizioni, ripristini, ecc.).
- Accessori (manufatti metallici come sostegni, staffe, grappe, ecc.).
- Tipologia dei materiali (conduttori in rame, ferro zincato, alluminio, acciaio inox, ecc.).

ANCORAGGI
I captatori e le calate devono essere saldamente fissati in modo che gli sforzi meccanici, elettrodinamici indotti o accidentali (ad esempio: vibrazioni, slittamento di placche di neve, dilatazione termica, ecc.) non possano provocare la rottura o l'allentamento dei conduttori.

GIUNZIONI
Il numero di giunzioni lungo i conduttori deve essere il minimo possibile. Le giunzioni devono essere effettuate per mezzo di brasatura forte, saldatura, avvitamento, bullonatora, chiodatura, morsetti a compressione.

MATERIALI
Materiali e dimensioni devono essere scelti tenendo conto della possibilità di corrosione sia della struttura da proteggere sia dei componenti dell'impianto.

ESIGENZE ARCHITETTONICHE
Esigenze architettoniche sono importanti quanto le problematiche connesse al corretto funzionamento dell'impianto.
Per ridurre al minimo l'impatto architettonico dell'impianto di protezione sulla struttura è possibile seguire le linee architettoniche (come pilastri, lesene, discendenti, cornicioni, ecc.) e scegliere i materiali che meglio si accostano a quelli della struttura (ad esempio su fabbricati di mattoni o in cortina è preferibile utilizzare la corda di rame).

EQUIPOTENZIALIZZAZIONE DIRETTA DEI CORPI METALLICI
I collegamenti equipotenziali devono essere realizzati nel modo più diretto e dritto possibile, rispettando le sezioni minime dei conduttori per la connessione ai collettori equipotenziali.

EQUIPOTENZIALIZZAZIONE DEI CORPI METALLICI TRAMITE SPD
Nel caso in cui non è possibile effettuare i collegamenti diretti ai corpi metallici e quando gli impianti entranti non sono schermati (con schermi o canalette metalliche) è possibile ottenere l'equipotenzializzazione tramite SPD.
