PANORAMA LEGISLATIVO
"Garantire a tutti i cittadini la
sicurezza nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro contro i possibili
pericoli derivanti dagli impianti tecnici è l'obiettivo primario che il
legislatore si è posto con la Legge 186/68 e con la Legge 37/08."
La mancanza di controllo può
pregiudicare il funzionamento degli impianti, i quali a causa di
degrado o manomissioni accidentali possono diventare
inutili o addirittura pericolosi.
Il Testo Unico sulla Sicurezza sul
Lavoro (D.lgs. 81/2008 e successive modifiche D.lgs 106/2009) indica che:
(art. 15 comma 1 lettera z):
"le misure generali generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono: la regolare manutenzione di
ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai
dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti.
(art. 80 comma 3):
"A seguito della valutazione del rischio elettrico il datore di lavoro
adotta le misure tecniche ed organizzative necessarie ad eliminare o
ridurre al minimo i rischi presenti, ad individuare i dispositivi di
protezione collettivi ed individuali necessari alla conduzione in
sicurezza del lavoro ed a predisporre le procedure di uso e
manutenzioneatte a garantire nel tempo la permanenza del livello di
sicurezza raggiunto con l'adozione delle misure di cui al comma 1.
(art. 80 comma 3-bis):
"Il datore di lavoro prende, altresì, le misure necessarie affinché le
procedure di uso e manutenzione di cui al comma 3 siano predisposte ed
attuate tenendo conto delle disposizioni legislative vigenti, delle
indicazioni contenute nei manuali d'uso e manutenzionedelle
apparecchiature ricadenti nelle direttive specifiche di prodotto e di
quelle indicate nelle pertinenti norme tecniche."
(art. 86 comma 1):
"Ferme restando le disposizioni del d.P.R. 22 ottobre 2001, n. 462, in
materia di verifiche periodiche, il datore di lavoro provvede affinché
gli impianti elettrici e gli impianti di protezione dai fulmini siano
periodicamente sottoposti a controllo secondo le indicazioni delle
norme di buona tecnica e la normativa vigente per verificarne lo stato
di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza."
Il D.lgs. 37/2008 indica tra gli obblighi che:
(art. 8 comma 2):
"il
proprietario dell'impianto adotta le misure necessarie per conservarne
le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in
materia, tenendo conto delle istruzioni per l'uso e la manutenzione
predisposte dall'impresa installatrice dell'impianto e dai fabbricanti
delle apparecchiature installate."
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NORMA TECNICA DI RIFERIMENTO
La Norma CEI 64-8 precisa al punto 6.3.5 che:
"per l’esecuzione delle procedure di manutenzione sono riportate nella Guida CEI 0-10 - Guida alla manutenzione degli impianti elettrici".
Scopo della guida CEI 0-10 è
di fornire gli elementi utili per una corretta gestione della
manutenzione degli impianti elettrici. Essa si propone di evidenziare
le procedure che è necessario rispettare nella attività di manutenzione
al fine di rendere sicuro il lavoro degli operatori e garantire, per
quanto possibile, la funzionalità dell’impianto elettrico e gli
standard di sicurezza.
Per
manutenzione ordinaria si intendono interventi finalizzati a contenere
il degrado normale d’uso. Per manutenzione straordinaria si intendono
gli interventi con rinnovo o sostituzione di parti, che non modifichino
in modo sostanziale le prestazioni dell’impianto.
Il piano della manutenzione viene realizzato mediante programmi di lavoro ed articolato essenzialmente in due parti:
1) programmazione ed identificazione dei contenuti dell’attività di manutenzione;
2) identificazione degli equipaggiamenti e della documentazione tecnica necessaria.
In definitiva il piano deve contenere:
- la valutazione dei rischi dell’intervento;
- le procedure di lavoro,
- le schede di lavoro,
- le attrezzature necessarie,
- i DPI da adottare durante l’intervento e le competenze professionali degli operatori.
Gli interventi manutentivi costituiscono la parte fondamentale del
programma di manutenzione. Oltre alla descrizione degli interventi con
relative scadenze temporali, dovranno essere indicate le modalità di
esecuzione delle operazioni con il piano di sicurezza, la
professionalità e specializzazione degli operatori addetti.
Le
attività di manutenzione potranno essere articolate in interventi a
breve, medio e lungo termine. Il programma di manutenzione, redatto con
schede, dovrà pertanto contenere:
- la frequenza dell’intervento,
- la tipologia dell’intervento,
- la individuazione del componente interessato,
- il costo dell’intervento,
Le schede dovranno riportare informazioni come negli esempi di seguito riportati.
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