IMPIANTO ESTERNO
a) Sistema di Captatori
La probabilità che un fulmine penetri in una struttura è
considerevolmente ridotta dalla presenza di un sistema di captatori
opportunamente progettato.
Il sistema di captatori può essere cosituito da una qualsivoglia combinazione dei seguenti elementi:
- Aste.
- Conduttori disposti in modo da formare maglie.
- Funi sospese alle estremità.
I componenti del sistema di captatori devono essere posizionati con i seguenti metodi:
- metodo dell'angolo di protezione.
- metodo della maglia.
- metodo della sfera rotolante.
E' ammesso l'utilizzo di componenti naturali a patto che siano realizzate in accordo alla parte 3 della norma 81-10.
b) Sistema di Calate
Al fine di ridurre la probabilità che la corrente di fulmine
che fluisce nell'impianto di protezione provochi danno, le calate
devono essere disposte in modo che dal punto di impatto a terra:
- esistano più percorsi paralleli per la corrente
- le lunghezze dei percorsi della corrente siano ridotte al minimo
- le connessioni equipotenziali alle parti conduttrici della struttura
siano realizzate in accordo alla parte 3 della norma 81-10
Le calate devono costituire, per quanto possibile, la
continuazione diretta del sistema di captatori e da assicurare il più
breve e diretto percorso fino a terra.
E' ammesso l'utilizzo di componenti naturali a patto che siano realizzate in accordo alla parte 3 della norma 81-10.
c) Sistema di Dispersori
Per la dispersione della corrente di fulmine nel terreno senza
provocare sovratensioni pericolose, i parametri più importanti sono la
forma e le dimensioni del dispersore, nel senso che è da preferire il
sistema di dispersori il più esteso possibile.
Per la protezione contro i fulmini è necessario avere un dispersore
unico adatto per tutti gli scopi (dispersione a terra della corrente di
fulmine, protezione contro i contatti indiretti, protezione impianti
telefonici, ecc.). Pertanto se esistono dei dispersori differenti per i
diversi impianti, devono essere interconnessi come prescritto dalla
norma 81-10.
Possono essere utilizzati 2 tipi di dispersori:
- Tipo A, che comprende elemtni orizzontali o verticali, installati
all'esterno della struttura da proteggere e collegati a ciascuna calata.
- Tipo B, che può essere costituito sia dal dispersore ad anello
esterno alla struttura in cottato col suolo per almeno l'80% della sua
lunghezza totale, sia il dispersore di fondazione.
E' ammesso l'utilizzo di componenti naturali a patto che siano realizzate in accordo alla parte 3 della norma 81-10.
IMPIANTO INTERNO
Connessioni equipotenziali
La equipotenzializzazione e ottenuta connettendo l'impianto esterno:
- alle parti strutturali metalliche
- ai corpi metallici
- agli impianti interni
- ai corpi metallici esterni e linee connesse alla struttura
I mezzi di connessione possono essere:
- i conduttori equipotenziali.
- limitatori di sovratensioni (SPD), quando non è possibile l'impiego di conduttori equipotenziali.
Isolamento elettrico dell'impianto esterno
L'isolamento
elettrico tra i captatori, o lecalate da una parte ed i corpi metallici
interni, gli impianti elettrici, di telecomunicazione e di segnale
dall'altra, può essere ottenuto mantenendo una distanza superiore a
quella di sicurezza tra le parti.
|